Nome antico per un sistema moderno !
Un camaleonte meccanico ...




In realtà l’idea di produrre una nuova fotocamera col vetusto innesto a vite 39x1 venne a mr. Yasuhara, che per primo concepì nel 1998 la fotocamera T-981 con in più la fotocellula TTL per la misurazione dell’esposizione, il syncro/flash a 1/125 di secondo, e il tempo più veloce di 1/2000!



Come tutti sanno sono ancora facilmente reperibili sul mercato dell'usato nei mercatini come nei negozi di settore, fotocamere prodotte nell'ex USSR come Fed e Zorki con questo intramontabile innesto, ecco alcuni modelli tuttora reperibili e a bassissimo costo:





tuttavia Cosina, quasi per scommessa e poco dopo la modesta produzione della T-981, uscì con una fotocamera semplificata e derivata da un precedente modello (realizzato peraltro in versione reflex e marcato per Nikon come FM-10, per Olympus come OM-2000 e per Pentax K come Voigtlander VSL-40), facendo l'operazione inversa di Nikon quando nel 1959 aggiunse alla superba SP il box reflex trasformandola nella mitica Nikon F!



Così Cosina introdusse il modello Bessa L (asportando il box reflex e riducendo il tiraggio) nel gennaio 1999, e curiosamente fu la prima fotocamera con il nome Voigtlander in montatura Leica a vite 39x1. Il corpo della Bessa L, interamente in alluminio pressofuso, è leggero e resistente, in grado di offrire una discreta precisione ed affidabilità in quasi tutte le situazioni fotografiche non professionali. L'esposimetro TTL sulla parte posteriore della macchina fotografica è dotato di led per segnalare l'esposizione, l'otturatore a lamelle metalliche verticali funziona con tempi da 1 secondo fino a 1/2000 + B ed è controllato meccanicamente. Nacque come una fotocamera super-grandangolare, quasi una contarex Hologon rediviva ma con ottiche intercambiabili, più che altro per montare il superlativo Voigtlander 15/4.5, seguito poco dopo dallo Skopar 25/4, più modesto per angolo di campo e per prestazioni generali, entrambi venduti abbinati all'apposito mirino accessorio da montare sulla slitta portaccessori della Bessa L. Prodotta inizialmente in finitura cromata (per modo di dire, dato che il top è in plastica, tuttavia l'aspetto è quello), successivamente prodotta anche nera (così anche tutti gli obbiettivi per Bessa, proposti inizialmente cromati ed in un secondo tempo anche neri). La fotocamera fu commercializzata in Giappone ed in altri paesi orientali anche con il nome "Cosina SW-107" (questa è la versione un po' più rara, poiché man mano che il nome Bessa L acquisiva fama, venne abbandonato tale logo).



L'impressione che si riceve maneggiando questa fotocamera come del resto le successive, non è la stessa che si ottiene maneggiando fotocamere professionali: le varie Bessa sembrano fotocamere giocattolo, leggere e poco affidabili. In realtà ho sempre portato con me una Bessa L con il 15 nei miei viaggi, e devo dire che l'accoppiata non mi ha mai tradito, comunque ritengo ci sia una differenza incolmabile tra la sensazione di robustezza e affidabilità che danno le ottiche al contrario dell'apparente inconsistenza dei corpi macchina pesi piuma!



Dal Marzo 2000 si aggiunge al sistema la Bessa R, completa di mirino e telemetro, con innesto a vite 39x1, con i led di controllo dell'espozione visibili nel mirino, e con una levetta sul tettuccio (copiata dalle vecchie Canon telemetro) che dà la possibilità di settare nel mirino le cornicette Albada per grandangoli, standard e tele-obbiettivi.



Le prime Bessa R spesso soffrivano di problemi di allineamento verticale della doppia immagine telemetrica. Il 15 Marzo 2001, quindi un anno dopo, fu introdotta la Bessa T, a metà tra la Bessa L (priva di mirino e telemetro) e la Bessa R (che li aveva entrambi), innesto ottiche Leica M su cui però è possibile montare le ottiche 39x1 grazie ad un semplice anello, questa variante si presenta priva del mirino ma dotata di un telemetro accoppiato! Commercializzata inizialmente solo in finitura nera, successivamente prodotta in 4 colori (nera, grigia, oliva e blu) per una versione speciale con ottica rientrante Heliar 50:2,8 commemorativa dei 101 anni dall'inizio della produzione, appunto, di questa mitica ottica.





Nel Febbraio 2002 viene presentata la Bessa R2, simile alla Bessa R ma migliorata nell'affidabilità telemetrica e con l'innesto ottiche Leica M



e finalmente alla Photokina 2002 Cosina ufficialmente annuncia le due nuove versioni: Voigtlander Bessa R2S e R2C con innesto rispettivamente per Nikon telemetro e per Contax telemetro (in realtà differenti per tiraggio solo nelle focali tele)! Tutti questi sistemi sono supportati da una miriade di accessori in continua crescita: 2 staffe doppie per mirini di differente altezza, mirini di tutti i tipi, bolle, trigger di caricamento rapido (simile al Leicavit), borse pronto per fotocamere e per ottiche, esposimetri, e chi più ne ha più ne metta, sembra di essere tornati negli anni trenta quando Leica e Contax facevano a gara per dotarsi di accessori di tutti i tipi !



Le Bessa R2S / R2C sono molto simili e, a parte il logo sul top, sono facilmente riconoscibili l'una dall'altra per l'innesto tutto cromato nella versione R2C per Contax, e nero e cromato per la R2S per Nikon. Possono entrambe montare il Bessa Trigger Winder, un sistema da posizionare sul fondello per l'avanzamento/caricamento veloce della fotocamera, che funziona anche sulla Bessa R2 e sulla Bessa T.

Riassumendo:
Innesto a Vite 39x1: Bessa L , (Cosina SW-107), Bessa R
Innesto Leica M: Bessa T, Bessa R2
Innesto Contax telemetro: Bessa R2C
Innesto Nikon Telemetro: Bessa R2S

La maggior parte delle vecchie ottiche Nikon e Contax si adattano alle due fotocamere, tranne :


il 21/4.5 Zeiss Biogon che si innesta e lavora bene, ma occorre svitare il collare posteriore dell'ottica per mantenere la lettura TTL della fotocellula
il 21/4 Nikkor non si monta, ma vista la rarità dell'ottica è un problema che si porranno pochi fortunati.
Il 35/2.8 Biogon Pre-War (e l'equivalente Russo 35/2.8) non si montano proprio, mentre il Biogon 35/2.8 post bellico lavora benissimo
Lo Zeiss 50/2 Sonnar pre-bellico rientra bene nel corpo macchina mentre il 50/3.5 Zeiss Tessar per Contax I rientra circa per 3/4 poi si scontra con la fotocellula.

le ottiche prodotte da Cosina con innesto per Contax RF - Nikon RF sono:


cinque Skopar: 21:4, 25:4, 28:3,5, 35:2,5, 50:2,5,
il Nokton 50:1,5 e' l'unico a ottica asferica mai prodotta per Nikon telemetro o Contax Telemetro,
e l'Apo-Lanthar 85:3,5, quest'ultimo è l'unico apocromatico mai prodotto per Nikon telemetro o Contax Telemetro.

Oggi questo filone è in disarmo, poco prima del Dicembre 2004 è giunta la notizia
che questo gruppo di ottiche con questo innesto è uscito di produzione.

Fantasia e il mimetismo non hanno limiti, è la Rollei 35 RF, innesto ottiche a baionetta, che ripropone ad un prezzo allucinante il nome delle mitiche ottiche Zeiss ovvero Sonnar, Planar, Biogon..... sul solito corpo macchina modificato ma reso più solido e pesante dall'uso di parecchio metallo in più!


Anno 2004, Photokina: arrivano le Bessa R3a ed R2a, identiche eccetto che per i mirini, la R2a ha 0.7 di ingrandimento con cornicette per le ottiche 35/50/75/90 mentre la R3a ha un ingrandimento pari a 1:1 (nel nuovo stile Leica) con cornicette per 40/50/75/90, entrambe dotate di innesto ottiche Leica M: Cosina Voigtlander riscopre l'automatismo a priorità dei diaframmi, un evento che mi riporta agli anni '70 dello scorso secolo, pardon ... millennio, quando ci si confrontava soprattutto tra Konica (automatismo a priorità dei tempi) e più o meno tutti gli altri che utilizzavano, appunto, la priorità dei diaframmi. Prodotte anche in livrea grigia, assieme alle due fotocamere arriva anche un re-make di un grande successo del passato: il Nokton, alla strana focale di 40mm f:1,4, il più luminoso 40mm mai prodotto, e che si vede montato sulla Bessa R3a sotto:






Nel Marzo 2004 arriva la prima macchina a telemetro DIGITALE derivata dalla Bessa R2: la Epson RD-1, modifica ipertecnologica del solito corpo Bessa: CCD 6.1 Megapixel per acquisire le immagini in formato JPEG o RAW, esposizione completamente manuale oppure esposizione automatica a priorità di diaframma, registrazione delle immagini su schede di memoria SD (Secure Digital), innesto ottiche Leica M che però consente anche il vecchio innesto a Vite 39x1 mediante apposito anello adattatore.

Caratteristiche della Epson Rangefinder R-D1


aspetto classico di una fotocamera a telemetro in stile Leica M, fatta di magnesio e alluminio
sensore: CCD da 23.7 x 15.6 mm, risoluzione 6,1 Mpixel effettivi
Risoluzione immagini (2): 3008 x 2000 2240 x 1488 pixel
Formato file immagine: CCD-RAW (12 bit), JPEG (EXIF 2.21)
Bilanciamento del bianco: Auto, Shade, Cloudy, Tungsten
Fluorescent, Sunny, Manual preset
Monitor: 2.0" TFT LCD, 235.000 pixel
Bilanciamento del bianco automatico o manuale
informazione analogica (ad aghi) su scatti residui e stato della batteria
Visualizzazioni su monitor LCD: Singola immagine, Quattro miniature, Ingrandimento (fino 9,4X), Controllo alte luci e istogramma
Visibili nel mirino con led rossi i dettagli dell'esposizione
Standard di stampa: DPOF, Epson Print Image Matching 2.6, EXIF Print
Memorizzazione: Secure Digital (SD)
Alimentazione: Batteria EPSON EPALB1 agli ioni di litio
Mirino: Galileiano con correzione parallasse, Copertura 85%, Selezione manuale di 3 cornicette del campo inquadrato da 28/35/50 mm
Obiettivi: Leica M (baionetta), Leica L (a vite con adattatore)
Moltiplicazione della focale degli obiettivi: 1,53X
Otturatore: Da 1 a 1/2000 sec+posa B, sincro flash 1/125 sec
Autoscatto: 10 secondi
Esposizione: Manuale, Automatica a priorità diaframma con lettura media a prevalenza centrale
Compensazione esposizione: +/- 2 EV a passi di 0,3 EV
Sensibilità: 200-400-600-1600 ISO
Dimensioni: 142x89x40 mm
Peso (senza batteria): 590 g
Costo: meglio lasciar perdere !






Nel Marzo 2006, Epson fa il bis! Presenta la nuova R-D1s, che eredita la grande maggior parte delle prestazioni della R-D1, la prima fotocamera a telemetro in formato digitale. Con un corpo apparentemente identico a quello della precedente R-D1, la R-D1s monta lo stesso sensore APS-C da 6 megapixel. L'innesto ottiche, come nella R-D1, permette di impiegare obiettivi Leica M e a vite 39x1 mediante l'interposizione dell'apposito anello adattatore, e con la leva di avanzamento nella parte superiore del top per ricaricare l'otturatore a lamelle verticali. Le novità introdotte nella R-D1s sono minime e praticamente limitate al firmware, ovvero al software che regola le funzioni elettroniche della macchina fotografica. In sintesi, le modifiche sono essenzialmente software:

Caratteristiche della Epson Rangefinder R-D1s


'Quick View', visione veloce degli scatti timerizzato a tre livelli di durata
supporto jpeg o RAW+JPEG (permette il salvataggio contemporaneo in entrambi i formati)
Spazio colorimetrico sRGB o Adobe RGB selezionabili (permette di ampliare la gamma dei colori utilizzando un monitor con questa tecnologia)
'Film setting', settaggi per variare la riposta cromatica
permette di parametrare l'immagine (sharpness, color, shadow, contrast, noise reduction)
riduzione del rumore di fondo del sensore nelle lunghe esposizioni
zoom 16X nella visualizzazione degli scatti registrati sul display nel dordo della fotocamera
L’elenco delle novità è completato da un migliorato sistema di stampa diretta basato sulla tecnologia Epson Print Image Control Technology, grazie alla quale si può interpolare l’immagine di uscita fino ai 13,5 milioni di punti.







Nel Marzo del 2005 la NHS (Nikon Historical Society) commissiona una

Edizione Limitata della Bessa R2-S




con una verniciatura diversa dal modello base (semplicemente una finitura nera liscia e non sabbiata/corrugata nera come nel modello standard), ovviamente un imballaggio diverso e dedicato, ma soprattutto un Heliar 50:3,5 (giudicato dal mensile Popular Photography come il miglior 50mm mai testato da loro) già presentato con la Bessa T commemorativa, ma in versione rigida e adatta all'innesto Nikon S. Così l'Heliar 50:3,5 rigido e l'Apo-Lanthar 85:3,5 rappresentano le due ottiche "nuove" con questo innesto, mentre tutte le altre con innesto a baionetta Nikon ( Skopar 21/4 , Skopar 25/4, Skopar 28/3.5, Nokton Aspherical Prototipo 35/1.2 S (prodotto in soli 3 esemplari), Skopar 35/2.5, Skopar 50/2.5, Nokton Aspherical 50/1.5) sono un semplice restiling di ottiche già presentate sia in innesto Leica a vite 39x1 che con baionetta Leica M.







Marzo 2006, arrivano le Bessa R2m ed R3m del 250° anniversario, simili alle R2a ed R3a ma dotate di un otturatore meccanico pila-indipendente "silenziato" da 1 secondo a 1/2000 più la posa B. Prodotte sia in livrea nera che cromata, assieme alle due fotocamere arriva anche un re-make di una grande ottica del passato: sono infatti equipaggiate da una nuova ottica, l'Heliar Classic 50mm f:2 rientrante in montatura Leica M. Interessante osservare che il nuovo e silenzioso otturatore è completamente meccanico e, come per la Nikon FM-3A, in grado di funzionare anche con la batteria scarica, che serve solo ad alimentare l'esposimetro e l'autpmatismo a priorità dei diaframmi, mentre la nuova Leica M7 possiede solo un paio di tempi di otturazione completamente meccanici, ed è pila dipendente! La produzione totale è prevista per 2500 fotocamere in tutto, di cui 300 Silver R2M, 700 R2M nere, 500 Silver R3M and 1000 R3 nere..








La Voigtlander Bessa R4A ( qui con optional Bessa Trigger Winder ) è stata introdotta nella Photokina 2006. Si presenta cone le stesse caratteristiche della R3A/M, cioè con mirino 1:1, otturatore manuale e automatico a priorità dei diaframmi, ma la sua peculiare caratteristica è quella di essere la prima e unica fotocamera a telemetro mai prodotta con il mirino che contiene ( mediante selezione manuale sul top ) i riquatri albada ( con correzione della parallasse automatica ) per le ottiche 21, 25, 28, 35, e 50mm. La nikon SP conteneva infatti un mirino accessorio per la focale del 28mm, come del resto alcuni modelli di Leica M. Questa soluzione permette di usare ottiche grandangolari spinte senza la necessità di innestare sul top mirini accessori, senza la necessità di staccare l'occhio dal mirino principale di composizione e messa a fuoco !








Bessa Lenses

Thanks for courtesy to Steven Ghandy,
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